Brani più attuali non potevano essere scelti per il concorso di latino che si è svolto ieri a Savignano sul Rubicone denominato “Certamen Caesarianum ad Rubiconem”. Il brano da tradurre per chi frequenta il 2° anno delle superiori era “Desiderio di Pace” di Cesare, mentre quella della seconda sezione per i giovani del 3° e 4° anno era “La malattia dello stato”, di Sallustio. Sono stati oltre 350 i giovani del 2°, 3° e 4° anno degli istituti di scuola media superiore dove si insegna latino, a partecipare a Savignano alla 13a edizione del concorso di lingua latina, diviso in due sezioni. Sono arrivati in treno, in pullman e in auto da Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Veneto, Lombardia, Toscana, Repubblica di San Marino. Organizzato dall’Accademia dei Filopatridi e finanziato dalla Sidermec di Gatteo, specializzata nel commercio di banda stagnata, grazie alla sensibilità, per la lingua dei padri, da parte del presidente accademico maestro Giuseppe Buda, ieri mattina, domenica, i giovani hanno occupato una quindicina di aule della scuola media inferiore Giulio Cesare di via Galvani.
Ha detto il segretario dell’Accademia dei Filopatridi avvocato Giuseppe Lombardi: <La commissione ha scelto dei brani di Sallustio e Cesare che, anche se scritti duemila anni fa, rispecchiano, quasi fedelmente, la situazione attuale nel mondo. Il concorso è a cadenza biennale e per i primi classificati di ogni sezione ci saranno 520 euro, 365 per i secondi, 260 per i terzi e 52 dal quarto all’ottavo. La premiazione avverrà domenica 16 giugno nel corso di una solenne tornata accademica che avrà come relatore il professore Ivano Dionigi, accademico onorario, noto latinista e rettore dell’Università di Bologna. Ieri mattina l’Accademia è stata visitata in massa dai genitori e insegnanti, mentre i figli erano occupati nel concorso>.
di Ermanno Pasolini