Savignano, la lectio magistralis del cardinale Gambetti ai Filopatridi: “Nelle città promuoviamo l’ascolto, l’integrazione e l’accoglienza”
di Ermanno Pasolini – Il Resto del Carlino
Un folto pubblico è arrivato a Savignano sul Rubicone nel cinema teatro Moderno dove l’Accademia dei Filopatridi ha organizzato una Lectio Magistralis tenuta dal cardinale Mauro Gambetti, dal 20 febbraio 2021 vicario generale di Papa Francesco per la città del Vaticano. Tema “Tra polis e politica: fratelli tutti?”. Il cardinale Gambetti, presentato dal presidente della Filopatridi Vincenzo Colonna, è molto conosciuto in zona per essere stato padre guardiano presso il convento dei frati di Longiano e poi è stato direttore nel santuario di Assisi. Ha detto il cardinale Mauro Gambetti: “Polis e politica tratta della convivenza civile fra i popoli. La città nasce con Caino, il primo omicida della storia e il primo costruttore della città. Tra polis e politica il passo è breve. L’uomo, come diceva Aristotele, è un animale politico. Per la tradizione cristiana, come disse Paolo VI, la politica è la più alta forma di umanità. Allora anche un piccolo centro come Savignano sul Rubicone assume la polis fra questi due fuochi, polis e politica, per pensarsi nella storia e nella geografia. Savignano, che è famosa per l’attraversamento di Giulio Cesare, sarebbe bello che fosse conosciuta come giardino, spazio aperto, green, dove è bello vivere. Dico Savignano, ma questo vale anche per tutti gli altri. Papa Francesco dice che non bisogna dimenticare che la città è un ambito multietnico. La politica serve per governare la città. La democrazia è la migliore forma di governo. Ma anche qui non mancano le ambivalenze e in Italia ci sono. L’ultima quella che ha riguardato la recente rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha accettato per senso del dovere e una situazione di emergenza”. Il cardinale Mauro Gambetti ha detto poi che i luoghi urbani devo essere spazi di condivisione dove ciascuno trova la propria identità e ha aggiunto: “Una città umanizzata deve essere un luogo di unione e convivenza. Occorre costruire, gestire, promuovere la progettazione e la multidisciplinarietà che dovrebbe favorire l’ascolto perchè come dice sempre Papa Francesco non serve la bellezza. Bisognerebbe progettare la Savignano d’Italia a livello locale, provinciale, regionale”.
Poi la politica: “Aumenta la sofferenza dei più deboli. Il potere è in mano a pochi oligarchi e a soffrirne maggiormente sono i giovani. Per città umanizzata e dell’amore politico intendo la promozione della dignità e dell’inclusione, della condivisione, ascolto, dialogo. Nel mondo della laicità ci sono quelli che si ritengono difensori come via il crocifisso dai luoghi pubblici e il pagamento delle tasse per i luoghi di culto e che la tradizione cristiana è delle vecchierelle. E’ giunto il tempo di mettere alla base una spiritualità autentica, è essenziale tornare alla buona politica”.