L’approfondimento fatto da Elio Raboni: “Rapportandolo al nostro calendario non avvenne il 10, bensì il 13 di gennaio”
di Ermanno Pasolini – Il Resto del Carlino
Giulio Cesare attraversò il Rubicone non il 10 ma il 13 gennaio, idi di quel mese, del 49 a. C. secondo il calendario romano allora vigente, che dopo tre anni fu cambiato da Giulio Cesare nel calendario Giuliano. Lo affermò Elio Raboni appassionato ricercatore di storia di Savignano, scomparso nell’ottobre 2022, che aveva fatto studi approfonditi sulla data dello storico passaggio di Giulio Cesare. Raboni aveva un prezioso archivio raccolto negli anni che gli consentì di continuare ad analizzare le vicende dello storico fiume. Lo studio riguardò l’esatta collocazione dello storico fiume Rubicone, giorno e mese in cui venne attraversato da Giulio Cesare nel 49 a. C, mettendosi in guerra contro Roma e pronunciando la fatidica frase “Alea iacta est” (“Il dado è tratto”).
Elio Raboni sostiene da sempre che la Tabula Peutingeriana rappresenta il solo documento cartografico dell’antichità giunto ai giorni nostri, conservata gelosamente nella biblioteca di Vienna. Fino a poco tempo fa tutti credevano che Giulio Cesare violò i sacri confini alle prime luci dell’alba del 10 gennaio 49 a. C. attraversando proprio il Rubicone. Ma allo storico Raboni era bastato scorrere alcune pagine storiche per ricostruire la cronologia dei fatti e fissarne la data esatta corrispondente ai giorni nostri: “Cesare varcò il Rubicone il 13 gennaio del 49 a. C. del calendario Romano, vigente all’epoca dello storico passaggio – spiega – che con la riforma del calendario Giuliano nel 46 a. C corrispose all’11 novembre del 50 a. C. e poi diventò definitivamente un giorno fra il 7 e il 9 novembre del nostro calendario Gregoriano”.