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14 Giugno 2024 – Meravigliose creature ai Filopatridi – Il Resto del Carlino

Il ricercatore Stefano Mazzotti ha tenuto una conferenza sull’importanza della diversità della vita e della scoperta di nuove specie, sottolineando la necessità di preservarle per il bene del pianeta e delle generazioni future

di Ermanno Pasolini, Il Resto del Carlino

Interessante conferenza nell’aula magna della Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone di Stefano Mazzotti di Montenovo di Montiano, ricercatore e dal 2012 direttore del museo di storia naturale di Ferrara, socio dell’Accademia stessa. Ha trattato il tema “Meravigliose creature. La diversità della vita come non la conosciamo”. “La scoperta di nuove specie sul nostro pianeta potrebbe apparire come un evento di carattere storico, come quando i velieri solcavano gli oceani alla scoperta del mondo e giovani scienziati esploravano nuovi continenti per raccogliere piante e animali ancora sconosciuti. Questa storia di esplorazioni scientifiche è tutt’altro che esaurita. È tempo di innamorarci di nuovo del nostro pianeta: riscoprirne la meraviglia, l’inesauribile varietà. Riappropriarcene anche attraverso una ricerca sul campo come la mia: la scoperta di nuove specie di animali e piante in luoghi di spettacolare ricchezza, dalla Papua Nuova Guinea al Borneo, dalla catena himalayana al bacino del fiume Mekong, dalle isole di Sri Lanka e del Madagascar fino alle montagne della Tanzania”. Conclude Stefano Mazzotti: “Pagina dopo pagina incontriamo una collezione infinita di specie, il cui numero è ancora oggi un mistero, con cui conviviamo sul nostro pianeta e che rischiamo di far estinguere prima ancora di riuscire a scoprirle. Una collezione altrettanto infinita di ragioni per impegnarsi invece a preservare questa diversità, fondamentale alla nostra stessa sopravvivenza, perché altri dopo di noi possano continuare a godere dello spettacolo portentoso della vita. Esiste un valore nella peculiarità della fauna e della flora originaria di un determinato territorio così come sono state forgiate da milioni di anni di rapporti fra prede e predatori”.