Domenica 16 giugno alle 12 a Savignano sul Rubicone il presidente della Accademia dei Filopatridi Giancarlo Mazzuca inaugurerà la nuova location del monumento dedicato all’illustre savignanese Bartolomeo Borghesi, uno dei padri culturali di Savignano, che già da qualche mese da piazza Amati è stato spostato nella piazza a lui intitolata. E’ sito fra il loggiato del settecentesco palazzo comunale e l’ingresso della Accademia dei Filopatridi. Il monumento fu inaugurato in piazza Amati il 30 maggio 1999 e subito si scatenarono polemiche in quanto quel busto, giusto omaggio al savignanese illustre, doveva essere collocato nella centralissima piazza a lui dedicata, la piazza Bartolomeo Borghesi che da una parte ha la collegiata di Santa Lucia e dall’altra il settecentesco palazzo con l’ala di ponente sede dell’Accademia dei Filopatridi della quale lui fu uno dei rifondatori e diventata uno dei più stimati patrimoni librari nazionali con i suoi 100.000 volumi. Nel 2011 nacque anche un comitato per spostare da piazza Amati a piazza Borghesi il monumento. “Anima” del comitato è Giuseppe Venturi, che ha detto: <Fra l’altro Bartolomeo nacque nel palazzo che era di mio nonno, in corso Vendemini e dove c’è una lapide che ricorda che lì nacquero Pietro Borghesi e il figlio Bartolomeo>. Bartolomeo Borghesi nasce a Savignano nel 1781. Conosce come pochi la storia di Roma e scrive una delle sue opere più celebri <Fasti consolari capitolini illustri>. Insieme con Giulio Perticari e Girolamo Amati nel 1801 rifonda l’Accademia dei Filopatridi. E’ stato profondo conoscitore di numismatica, apprezzato in tutta Europa. Studioso appassionato di storia antica e latinità, è stato anche celebre epigrafista. A un certo punto per le sue idee liberali non si sente più sicuro in Patria e va ad abitare a San Marino. Giacomo Leopardi lo ammirò tantissimo e Giosuè Carducci scrisse che il nome di Borghesi vale più di un secolo di filologia. E’ stato socio delle Accademie di Parigi, Berlino, Monaco, Gottinga, Vienna e Pietroburgo. Napoleone III, imperatore di Francia, dispose la pubblicazione di tutte le opere di Borghesi esprimendo così l’omaggio più grande al genio dello studioso. Bartolomeo Borghesi morì a San Marino nel 1860.
Ermanno Pasolini