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di Ermanno Pasolini
Roberto Valducci, presidente della Rubiconia Accademia dei Filopatridi, ha consegnato la Lom D’Or a Giuseppe Torroni nato nel 1928 in Borgo San Rocco vicino al ponte romano sul Rubicone e diplomato perito agrario nel luglio 1947. “Sono contento perché è un ulteriore riconoscimento per quello che ho realizzato nella mia vita e soprattutto perchè il riconoscimento viene dagli uomini della mia terra, dalla mia Savignano sul Rubicone, dove sono nato, dove ho studiato, ho svolto le mie attività prima come dipendente e poi come imprenditore. A quasi 90 anni mi diverto ancora ad andare a vedere dove operano i miei collaboratori e quando hanno bisogno sono a disposizione di tutti per i suggerimenti, consigli e altre necessità. Alle 7.30 ogni giorno mi alzo e poi in bicicletta vado a lavorare e alle 8.30 sono in ufficio”. Giuseppe Torroni è nato nel 1928 in Borgo San Rocco vicino al ponte romano sul Rubicone e diplomato perito agrario nel luglio 1947. Un imprenditore molto conosciuto a livello nazionale nel settore avicolo. Per due anni fa il “sottofattore” come vice dello zio Angelo Torroni. Dal 1949 al 1959 è fattore nell’azienda agricola di Antonio Teodorani. Nel 1959 fonda insieme ad Aldo Pollarini e a Walter Cesarini l’Avizoo, oggi il più grande incubatoio italiano per la nascita e la vendita dei pulcini che l’anno prossimo festeggerà i 60 anni di vita. Dopo l’Avizoo è nata l’Imass, grande industria di produzione di mangime sempre sulla via Emilia in territorio di Longiano. Poi la Chirichì a Gatteo per la macellazione, lavorazione e trasformazione del pollame, con reti commerciali sparse in tutta Italia. Tutte aziende create insieme al socio Pollarini con decine di allevamenti di riproduttori di polli e di tacchini sparsi in tutta la Romagna e Marche. Nel 2009 Giuseppe Torroni ha pubblicato un libro “Ricordi di guerra”, dedicato ai suoi nipoti affinchè non vengano dimenticati gli orrori della guerra con la distruzione quasi totale di Savignano.
Il premio Lom d’Or fu fondato nel 1958 dalla poetessa Bruna Solieri Bondi, dedicato ai romagnoli illustri, e fu così chiamato perchè simbolo della lampada di cui parla Giovanni Pascoli nella sua ode, con il verso “Io sono una lampada ch’arda soave”, dove la poesia è simboleggiata in una lampada che illumina le scene e il trascorrere della vita umana più intima, più trepida e più mesta. Il premio, offerto dalla industria farmaceutica Valpharma International del presidente Roberto Valducci, consiste in una “Lom d’or”, l’antica lumiera a olio tenuta sul camino delle case per illuminare la stanza, riprodotta stilizzata in oro e collocata su una targa d’argento.