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Conversazione su Federico Fellini e Tonino Guerra (articolo)

di Ermanno Pasolini
L’aula magna della Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone gremita in ogni ordine di posti per ascoltare la conversazione su Federico Fellini e Tonino Guerra. Sicuramente due dei più grandi personaggi romagnoli della seconda metà del 1900. Fra i presenti anche Andrea Guerra figlio di Tonino e il sindaco di Savignano Elena Battistini. L’accademico Gianfranco Angelucci, scrittore, regista e docente di Accademia, presentato dal presidente della Filopatridi onorevole Giancarlo Mazzuca, ha tenuto una interessantissima conferenza sul tema “L’amicizia e la collaborazione artistica di Federico Fellini e Tonino Guerra nella ricorrenza dei 40 anni dalla realizzazione di Amarcord”. Le loro strade sul set si sono incrociate solo negli anni ’70 ed entrambi erano classe 1920, Federico era nato il 20 gennaio e Tonino il 16 marzo. All’epoca Fellini era già uno dei più grandi registi italiani e Tonino Guerra tra i più raffinati e affermati sceneggiatori. Cominciarono a lavorare insieme con Amarcord e non si lasciarono più. Amarcord, che vinse il premio Oscar come migliore film straniero ed ebbe altre tre nomination, è uno dei film italiani più conosciuti in tutto il mondo e resta il capolavoro dell’amicizia di una vita, che vide la luce quarant’anni fa. La conferenza è stata intervallata da proiezioni di spezzoni del film Amarcord e di latri capolavori di Fellini e Guerra. Ha detto Gianfranco Angelucci: <Se Rimini e la Valmarecchia sono diventate famosissime e salite alla ribalta così come via Veneto a Roma, è grazie alla forza e alla caratura dei due grandi personaggi come Fellini e Guerra che, con la loro poesia nel raccontare fatti e avvenimenti, hanno fatto scoprire e amare questi posti a tutto il mondo. Fellini non ha mai girato i suoi film qui da noi a Rimini, anche se faceva credere che si trattasse della Riviera Romagnola. Ma tutto veniva girato fra Ostia e Viterbo, fatti passare per Rimini e la maggior parte delle scene venivano costruite all’interno degli studi di Cinecittà. La sceneggiatura di Amarcord è una cosa grandiosa e qui c’è fra di voi Andrea Guerra, figlio di Tonino, che sabato ha fatto una cosa eccezionale: ha inaugurato a Santarcangelo il museo permanente intitolato al suo papà e invito tutti ad andare a vederlo. Uno dei libri più importanti di Federico Fellini fu “La mia Rimini”, edito da Cappelli, oggi diventato un testo rarissimo, dove racconta tutta la sua infanzia>. Poi ha preso la parola Andrea Guerra, grande compositore di colonne sonore e musiche da film e sceneggiati televisivi, che si è detto meravigliato perché dalla relazione di Angelucci ha saputo tante cose che non conosceva del babbo Tonino e ha invitato a visitare il museo. L’Accademia dei Filopatridi il 19 maggio prossimo gli conferirà la “Lom d’or”, premio che ogni anno viene assegnato a romagnoli illustri.